Ho 23 anni, e da circa 6 mi taglio sulle braccia. Prima accadeva sporadicamente, ma con tempo è andato tutto peggiorando. Ho sofferto di anoressia da cui sono faticosamente guarita seguendo terapie in ospedale, per poi darmi alla droga con la speranza di dimenticare le violenze fisiche e morali subite negli anni delle superiori.

All'età di 16 anni, dopo essere sempre stata coccolata da mia madre e riempita delle sue attenzioni, ho scoperto che nel frattempo lei portava avanti una storia con un altro uomo, un amico di mio padre. Sono stata abbandonata completamente. Ha cominciato a comportarsi come una ragazzina mettendo da parte ogni mia sofferenza per pensare alle sue uscite in cui tornava puzzando di vino e felice per i rapporti appena avuti col suo amante.

Mio padre è entrato in depressione, per coprirla ho sempre negato l'esistenza di un esterno nella nostra famiglia. Ho passato molti periodi a bere a dismisura finchè, visto il mio comportamento, i miei hanno deciso di portarmi da uno psichiatra. Sono entrata in una spirale perversa, fatta di tagli sempre più peggiori e frequenti.

Mi hanno messo 50 punti sulle braccia, e sono stata ricoverata d'urgenza per aver ingurgitato una dose smisurata di psicofarmaci.
Da tre anni sono ormai in cura, e pare che le cose, anche se lentamente, stiano migliorando. Ma vivo in maniera troppo scostante e contraddittoria, l'unica diagnosi che mi hanno fatto è disturbo DOC e disturbo istrionico di personalità .

Spero che il mio racconto possa aiutare a capire che non si è soli. Molta gente soffre, solo lo maschera bene.

Grazie a tutti…


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